5. Pattern bloccanti¶
Lo sviluppo di una interfaccia bloccante di tipo RPC-like si richiede nei casi in cui:
- L’esecuzione del metodo è poco onerosa computazionalmente e può essere portata immediatamente a termine dall’erogatore.
- Il contesto rende complessa l’implementazione delle modalità non bloccanti. Ad esempio, non è possibile per il fruitore esporre una propria interfaccia di servizio ed il fruitore non può farsi carico di mantenere il contesto necessario ad effettuare attesa attiva.
Figura 1 - Interazione bloccante RPC
In questo pattern si ha una risposta da parte dell’erogatore contestuale alla richiesta del fruitore. La figura mostra lo schema di questa interazione.
Nel seguito, per gli esempi proposti si fa riferimento ad un’amministrazione denominata ente.example che offre un’interfaccia di servizio secondo le due diverse tecnologie REST o SOAP. Inoltre, per quanto riguarda i pattern relativi a chiamata a procedura remota (bloccante e non bloccante), si farà riferimento ad un metodo M che accetta come parametri:
- a, un oggetto contenente a sua volta un array a1 di interi ed una stringa a2;
- b, una stringa;
e restituisce una stringa c come output.
Le implementazioni degli esempi sono corredate dalla specifica dell’interfaccia e da uno scambio di messaggi esemplificativo.
Di seguito le indicazioni per le tecnologie accolte dal ModI.
L’AgID assicura l’aggiornamento degli stessi per soddisfare le esigenze espresse dalle PA.